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- Alessandro Gaglione

- 2 days ago
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4.12.2025 - Tra un anno esatto scade il nostro mandato come componenti dei Com.It.Es., Comitati degli Italiani all’Estero, operanti nel mondo. Avremo modo piu’ avanti, in particolare per quanto riguarda il Comites di Londra – che ho l’onore di presiedere – di iniziare a fare i bilanci delle nostre attivita’: tuttavia, in questa sede, quello che auspico e’ che le elezioni per il rinnovo di questo importantissimo organismo di rappresentanza territoriale degli italiani all’estero, si tengano PUNTUALMENTE, a fine mandato (quindi tra un anno esatto) e senza ritardi.
Come molti (ma, purtroppo, non tutti) sanno, il nostro mandato, oltre ad essere elettivo (ancorche’ non politico/partitico) e’ GRATUITO e su base puramente di VOLONTARIATO. In altre parole, noi Consigliere e Consiglieri del Comites, mettiamo a disposizione il nostro (gia’ esiguo) tempo libero per aiutare e supportare i nostri Connazionali all’estero. Pertanto, non essendo per definizione questo il nostro lavoro principale e non essendo il nostro impegno retribuito (a differenze di altre cariche istituzionali come, ad es., parlamentare, sindaco, consigliere regionale, ecc.), i nostri cinque anni di mandato sono davvero lunghi (qui trovate una mia opinione personale in merito alla durata del mandato dei Comites https://www.alessandrogaglione.com/post/il-comites-che-vorrei-il-mandato-seconda-puntata). Premesso che, valutate le soddisfazioni che abbiamo nell’aiutare e nel supportare i Connazionali, non rimpiango assolutamente nulla ed, anzi, prolungherei senza dubbio il mio mandato, non posso negare che sia fondamentale, a mio avviso, far riposare chi ha dato tanto e far entrare in campo chi ha molto da dare, in termini di entusiasmo e voglia di fare.
In aggiunta, il DPR 29 Dicembre 2003, n. 395 (Regolamento di attuazione della legge recante la disciplina dei Comites), all’art. 10, comma 2, prevede che il Comites si debba limitare “dopo la scadenza del quinquennio al compimento degli atti urgenti e improrogabili”. Pertanto, un postcipio sine die delle elezioni, metterebbe in ogni caso il Comites in una sorta di ibernazione, gravando comunque sul bilancio dello Stato senza essere, tuttavia, di alcuna utilita’ ai Connazionali.
In conclusione, con la (scontata) promessa di onorare con il massimo impegno, cosi’ come ho fatto in questi quattro anni, la carica che ho l’onore di ricoprire, auspico che le elezioni per il rinnovo dei Comites abbiano luogo alla loro scadenza naturale (dicembre 2026) e, soprattutto, mi auguro che tanti Connazionali si propongano per apportate il loro contributo ed entusiasmo al nuovo Comitato!







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