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IL COMITES CHE VORREI … LE LISTE (prima puntata)

Writer's picture: Alessandro GaglioneAlessandro Gaglione

Updated: Feb 1

18/01/2025 - Il 2025 segna il mio decimo anno di presenza nel Comites – Comitato degli Italiani all’Estero - di Londra, importante organismo ufficiale ed elettivo (ancorche’ non politico/partitico ed al quale i consiglieri partecipano a titolo di VOLONTARIATO) di rappresentanza e supporto alla comunita’ italiana 🇮🇹 della circoscrizione consolare di Londra 🇬🇧. Pertanto, partendo dalla mia esperienza, vorrei effettuare una serie di considerazioni personali, su quelli che potrebbero essere, a mio avviso, alcuni correttivi che potrebbero essere apportati per migliorarne l’operativita’, l’efficacia e l’incisivita’. In genere, con l’avvicinarsi delle elezioni per il rinnovo dei Comites nel mondo (ogni 5 anni), il tema della riforma della legge sui Comites stessi torna “di moda”, salvo poi restare sopito per i successivi 5 anni e, verso lo scadere del mandato, tornare nuovamente “di moda” ma (ahime’) troppo tardi per un intervento legislativo: si vota, quindi, con le norme attuali (non modificate) ed il ciclo ricomincia. Ora, visto che mancano meno di due anni al rinnovo, provo a muovermi con dovuto anticipo fornendo, di tanto in tanto, una serie di considerazioni personali, fondate sulla mia esperienza, che spero vengano recepite come tali e che possano contribuire ad un dialogo costruttivo sul tema. Fatto questo preambolo (solo per questa volta, promesso!), vorrei parlare delle LISTE.

Come sappiamo, i candidati consiglieri che partecipano alle elezioni per il rinnovo dei Comites, si organizzano in liste di candidati … questo e’ quello che attualmente prevede la legge istitutiva dei Comites. Orbene, a mio avviso, questo sistema di raggruppamento dei condidati in liste, porta piu’ svantaggi che vantaggi: pertanto, ritengo che la legge che regola i Comites debba prevedere che i candidati possano presentarsi esclusivamente a titolo personale, come – tra l’altro – gia’ avviene per le elezioni del CGIE – Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Piu’ nello specifico, sempre a mio avviso, gli SVANTAGGI delle liste sono:

1. In sede di elezioni, l’organizzazione in liste contribuisce a corroborare nei Connazionali/elettori la percezione che il Comites sia un organismo politico/partitico: niente di piu’ distante dalla realta’ (almeno in teoria) di questi organismi.

2. La “contrapposizione” tra le liste (salvo in alcuni – rari e fortunati - casi), purtroppo permane nel Comites anche dopo le elezioni e per tutta la durata dello stesso. Questo non favorisce il lavoro collegiale e privo di pregiudizi che dovrebbe contraddistinguere l’impegno dei consiglieri.

3. La candidatura personale farebbe emergere la reale incidenza dei candidati nella comunita’ italiana di riferimento: spesso il voto di lista (si puo’ addirittura votare fino ad un massimo di 6 candidati in una lista, favorendo talvolta meccanismi di supporto indiretto ad un determinato candidato) attira preferenze che magari uno specifico candidato non avrebbe mai ottenuto, considerando esclusivamente l’attivita’ concretamente svolta dal quel determinato candidato.

4. I Connazionali/elettori, trovandosi a dover votare esclusivemente sulla singola persona, potrebbero serenamente concentrarsi ad analizzare i curricula dei singoli candidati, per verificare non tanto il programma futuro (che e’, per definizione, incerto) bensi’ quanto concretamente fatto dai singoli candidati e, sulla base di quanto fatto (o non fatto) in passato, decidere per chi votare.

Per chi volesse approfondire la natura dei Comites, sono disponibili questi video che ho realizzato qualche anno fa:

Grazie per l’attenzione, alla prossima!

Alessandro Gaglione

 
 
 

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